Podologo Bari Vicino A Te

4worldlovers: Attivi a Bari e provincia da oltre 60 anni, lo Studio Guglielmi, basa la sua pratica su un team compentente, avvalendosi di tecniche moderne e di un'esperienza consolidata negli anni, per il trattamento del piede doloroso con il fine ultimo di migliorare la qualità della vita.

Studio Guglielmi, propone ai suoi pazienti soluzioni su misura, realizzando ortesi e plantari antalgici e sportivi, per la prevenzione ed il trattamento degli stati acuti e cronici del piede in età pediatrica, evolutiva ed adulta.


Tecnologie moderne e formazione continua nella ricerca podologica, precisione e scrupolosità verso il paziente fin dalla presa in carico. Un'atmosfera rilassante nelle nostre stanze e cordialità, sono alla base del nostro lavoro.

4worldlovers: Il dottore Domenico Gratton è professionista specialista in podologia e specializzato in posturologia.

È rinomato per la professionalità e per il costante aggiornamento sulle più innovative tecniche diagnostiche nel campo della podologia.

Il dottore è laureato in podologia e specializzato in posturologia presso l'Università La Sapienza di Roma,

Da diversi anni si occupa dei problemi funzionali e biomeccanici del piede, sotto il profilo clinico e ortesico.

4worldlovers:
Negli ultimi anni la figura del podologo si è evoluta fino a farlo diventare un professionista specializzato.


Il podologo abilitato alla professione risulta una figura sanitaria necessaria nel gruppo multidisciplinare per la cura del piede.


Esiste una differenza sostanziale fra la Podologia e la Pedicuria. Il podologo possiede una laurea di I livello cui si accede secondo numero programmato e, dopo un percorso di studio e di tirocinio, viene abilitato all’esercizio della professione attraverso uno specifico esame universitario.

Al contrario, sebbene gli attestati di “podologia” che vengono appesi nei centri di estetica e negli istituti di bellezza possano generare confusione nell’opinione pubblica, questi sono spesso il risultato della frequenza a corsi con un monte ore molto basso a cui si accede senza alcun titolo specialistico.

In realtà, l’estetica e la pedicuria possono solo occuparsi del pedicure estetico, ridotto all’uso della lima di cartone ed alla applicazione dello smalto, ma non possono trattare il piede doloroso. Il “pedicure curativo” non esiste più dagli anni ‘80.

Esiste solo la Podologia come Professione Sanitaria, il resto è abusivismo: un pericolo per la salute pubblica.

Lo ha ricordato anche il Ministero della Salute affermando che il titolo di pedicurista-podologo è «improprio ed abusivo» in quanto «tale terminologia verrebbe a qualificare l’attività di pedicure, che è puramente estetica, in senso medico curativo-sanitario, creando incertezza e disorientamento nel pubblico».

Purtroppo ancora oggi invece, nei costosi corsi per estetiste, si insegna spesso a maneggiare taglienti (es. lame safe e bisturi) al cui uso l’operatore estetico non è e non può essere abilitato.

Già nel 1988 il Ministero della Salute attraverso una Circolare, invitava gli allora Assessorati Regionali alla vigilanza sui corsi di formazione per estetiste e per pedicuriste, in cui venivano impartite erroneamente lezioni di carattere sanitario che, senza l’adeguato background culturale, non potevano neppure venire adeguatamente comprese.

Allora, pertanto, si invitarono gli organi di controllo a non tollerare che in tali corsi venisse effettuato l’insegnamento nè di «tecniche cruente (in cui si faccia uso di taglienti) nè dell’impiego di apparecchi elettromedicali, il cui uso è riservato ad operatori sanitari». Ciononostante l’uso di micromotori e turbine è ancora oggi insegnato alle estetiste da innumerevoli associazioni ed aziende di settore, e questo accade assecondando la mera logica del profitto, con buona pace di tutti noi e della Salute Pubblica. Nel 2018 è però finalmente stato istituito l’Ordine Professionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione in cui il Podologo è inserito, e con esso si apre un nuovo capitolo nella campagna di promozione della salute dell’utenza come in quella di lotta all’abusivismo.