Giro Della Cattedrale Roma Vicino A Te

4worldlovers: Sabato 18 febbraio, tutti i parrocchiani sono invitati alla festa di carnevale che si terrà presso la struttura nel giardino del sorriso. Accorrete numerosi!


La condivisione di oggi si muove a partire da alcuni avvenimenti appena trascorsi o prossimi.


Penso al funerale di giovedì scorso, in cui abbiamo salutato un’altra “figura” storica del nostro territorio, penso alla giornata dei malati di sabato 11 e alle feste di carnevale previste sabato 18 prossimo. Qui c’è uno spaccato della nostra vita di comunità. Un modo per comprendere come nella stessa ci possano essere esperienze liete e dolorose. Tutte, però, da vivere all’interno di una prospettiva di fede e con una forte appartenenza alla comunità dei credenti.


In questo tempo di crollo della pratica religiosa (fenomeno accelerato dalla pandemia, ma che era già in atto da alcuni decenni), bisogna serrare i ranghi e concentrarsi su ciò che è essenziale. Ora, l’appartenenza effettiva alla comunità cristiana è uno degli elementi essenziali per evitare un devozionismo religioso individualista e poco concreto. In tal senso, il singolo sganciato da ogni appartenenza alla Chiesa locale, si condanna ad una insignificanza testimoniale e sociale, in quanto il suo modello di vita viene annullato da tante altre proposte, comprese quelle dei social. Tanti pensano che le “community” virtuali possano sostituire la comunità reale. Ma quelle, non avendo forza morale e spirituale per tenere insieme le diversità, condannano tutto all’attimo fuggente e alla liquidità di momenti che non costruiscono storia. Così afferma il sociologo Lorenzo Migliorati (Verona). «I social network sono strutturati e funzionano come la società “reale”, ma a differenza di questa mancano di quegli elementi che nella vita concreta diamo ampiamente per scontati: l’immediatezza, la spontaneità, il non verbale, le sensazioni fisiche che soltanto le relazioni faccia a faccia consentono». La differenza sta nel fatto che le stesse, pur dando la possibilità di essere virtualmente insieme, non permettono nessuna intimità tra le parti.


Mentre, quando dei fedeli sono uniti nell’amore di Dio e alla sua manifestazione locale (la parrocchia), allora si crea un’intimità spirituale che spesso è maggiore di quella che unisce all’interno di una stessa famiglia.


Purtroppo, per tanti, la parrocchia è stata e continua ad essere solo una distributrice di servizi che opera in funzione delle esigenze personali. Così, quanti la utilizzano in questo modo non hanno nessuna consapevolezza di dover “restituire” un proprio servizio alla comunità. Risultato di ciò è che anche la fede si è strutturata in forma individualistica, muovendosi secondo i bisogni personali del momento, andando dove si trovano maggiori comodità e gratificazioni, magari con servizi religiosi o caritativi veloci e senza “complicazioni”. Pertanto, questi individui trascurano del tutto l’impegno di offrire un contributo per far sì che il volto luminoso di Dio si manifesti attraverso la comunità dei credenti in un determinato territorio di appartenenza.


Accenni di storia sul cammino dei pellegrini sulla via Francigena verso la sede di Pietro a Roma.


La nostra parrocchia Cattedrale è diventata l'ultima sosta di questo lungo pellegrinaggio e la comunità cristiana de la Storta ha ereditato dalla storia l'antica vocazione dell'accoglienza e del passaggio.


Se vuoi, puoi aiutare la parrocchia nelle innumerevoli necessità con un'offerta utilizzando anche il metodo del bonifico bancario:

In un clima di gioia, fratellanza l’intera comunità parrocchiale, guidata dal parroco don Giuseppe Colaci che sempre si contraddistingue per il suo stile di artigiano e costruttore di relazioni fondate sul Signore, si è riunita nell’ultima domenica di Avvento per un momento di festa, di musica, di canto e preghiera.

Dopo una lunga pausa forzata dovuta alla pandemia finalmente ecco il treno Bianco diretto a Lourdes, la sottosezione Unitalsi di Porto-Santa Rufina ha partecipato al pellegrinaggio dal 20 al26 ottobre. Ansia, emozioni, preoccupazioni e richieste nel cuore da portare alla nostra “mamma”.

E' stato un pomeriggio di famiglia cristiana felice, con bambini, ragazzi adulti, anziani, coppie… tanta gente convenuta sul piazzale della cattedrale per star bene insieme.

Sabato 23 aprile, nell’ottava di Pasqua, nella casa di Maria Consolatrice a santa Severa, la nostra parrocchia si è riunita per il secondo ritiro spirituale parrocchiale dopo quello di Avvento.

Giovedi 7 aprile alle 18,30 Mons. Gino Reali ha celebrato in Cattedrale la santa messa in occasione del suo 20mo anniversario di ordinazione episcopale.

4worldlovers: Antonietta Meo nasce il 15 dicembre 1930 a Roma, quasi di fronte alla basilica di Santa Croce i Gerusalemme. In famiglia aspettavano...

Nell'area dell'anfiteatro Castrense, da secoli pertinenza della basilica e del suo convento, è stato ricreato nel 2004 l'orto-giardino del monastero cistercense, su progetto dell'architetto Paolo Pejrone e per iniziativa dell'Associazione Amici di Santa Croce in Gerusalemme. Lo spazio ellittico è suddiviso da due vialetti pergolati perpendicolari che si incontrano in corrispondenza di una fontana centrale. Le aiuole accuratamente coltivate ospitano erbe, alberi da frutta e varie specie di fiori la cui disposizione, oltre che risultare esteticamente gradevole,

4worldlovers: Nel cuore di Roma, vicino alla stazione Termini dove transitano, in media ogni anno, circa 800.000 persone, e tante di queste entrano in chiesa per visitarla, per riposarsi in attesa di ripartire e anche per pregare e avvicinarsi ai sacramenti, in particolare alla santa Messa e al sacramento della Riconciliazione.

La chiesa fu voluta da papa Pio IX, che nel 1870 pose la prima pietra del nuovo edificio; ma a causa dell’annessione di Roma al Regno d’Italia i lavori si interruppero; fu solo grazie alla tenacia di san Giovanni Bosco che la costruzione poté essere ripresa nel 1880 e portata a termine nel 1887; l’architetto fu Francesco Vespignani.